domenica 16 aprile 2017

Buon compleanno, Nerino!

Dopo un'incerta estate fatta di navigazione a vista con Viridiana Lanucci al timone in un mare punteggiato di iceberg chiamati insoluti ed esecuzioni forzate, il secco mese di settembre portò tra le altre cose alla Premiata Ditta la ricorrenza del primo compleanno post mortem del signor Lanucci. 
Si ricorderà che la campionarista Koka Baranidze faceva da anni la parte della favorita in un parco sgrinfie privo di veri limiti numerici, e vi primeggiava anzi da tempo per influenza acquisita e per prebende ricavate. 
Dopo la scomparsa di Nerino il suo ruolo si era istantaneamente e rovinosamente ridimensionato, e la poveretta doveva affrontare quotidianamente compagni di lavoro piuttosto propensi a farle scontare in ogni maniera possibile gli ormai trascorsi fasti; il suo ruolo informale di quasi responsabile dello stile l'aveva portata a scontrarsi quotidianamente con tecnici e personale commerciale contentissimi ora di trattarla da appestata. 
La situazione, a ben vedere, non rappresentava altro che un peggioramento repentino di un processo già in atto perché da sempre Koka non poteva azzardarsi a mettere piede fuori dal perimetro di sua stretta competenza (campionario e magazzino) senza essere oggetto di plateali attestazioni di disprezzo da parte del personale delle altre ditte di Bellestoffe Group. 
La morte di Nerino, semplicemente, aveva portato all'istante dalla parte dei nemici anche i colleghi propriamente detti, non più costretti a fingere condiscendenza e sopportazione. 
Il giorno del compleanno di Nerino, chi scrive si recò per verificare alcune cose in campionario, aspettandosi di trovarvi Koka, ivi limogé da mesi. 
Nessuno in campionario, nessuno in magazzino: nessuna traccia della Baranidze. 
 In compenso c'era il bravo Pino Pierini, decano dei magazzinieri la cui propensione a farsi mettere i piedi in testa da Nerino Lanucci era sempre stata prossima allo zero e che quel giorno era più sarcastico che mai. 
"...Eh, oggi era anche il suo compleanno: lo stesso giorno di Silvio Berlusconi. Dio li fa e poi li accoppa, vero? Peccato che per ora ne abbia accoppato solo uno..." 
A quel punto era chiaro anche perché Koka Baranidze non si vedesse in giro. 
"...No, certo che Koka non è qui: è al cimitero... Vedrai se poi non c'è anche la torta..." 
Nerino aveva brigato per anni, in piena consapevolezza, per assicurarsi l'eternità in un luogo metafisico molto preciso. Quali sarebbero stati dunque gli ingredienti principali dell'altrettanto metafisico dolce? Pece? Zolfo? Filo spinato...? 
"...No, no: la torta c'è sul serio: vai a vedere di là che cosa c'è sul condizionatore..." 
A prendere il fresco sul condizionatore c'era davvero una busta, con dentro un dolce di qualche genere. Sicuramente l'idea di Koka era quella di una mesta spartizione fra i presenti, ultimata una visita al cimitero condotta con una certa discrezione...

Nessun commento:

Posta un commento